I conflitti sociali legati alle risorse idriche in Perù stanno assumendo sempre maggiore rilevanza. La diminuzione della disponibilità delle acque e una crescente “sete” idrica accentuano la competizione tra usi primari ed attività economiche. Il caso della Laguna Parón mostra come forze ed interessi contrapposti si affrontino per il controllo delle medesime risorse. Racconta delle derive neoliberali dello Stato, forte della Ley de Recursos Hìdricos n°29338 del 2009 che, nella definizione delle priorità d’uso e di consumo delle risorse idriche, mette sullo stesso piano le attività economiche di tipo agricolo con quelle estrattive ed energetiche, rafforzando lo squilibrio tra poteri locali e sovranazionali. Nonostante da anni le parti interessate stiano cercando una soluzione al conflitto, la comunità e gli attori coinvolti vivono ormai in uno stato di diffidenza e il difficile e lungo percorso di dialogo intrapreso è ben lungi dall’essere concluso.