Nella recente trasmissione di Report, Siamo nella ca…, si è parlato degli allevamenti intensivi in pianura Padana, indicandoli come i principali responsabili dell’inquinamento e della diffusione del COVID19. Ci hanno anche raccontato del “problema” Bresaola, una produzione caratteristica IGP Italiana, della Valtellina, notoriamente fatta con carne di Zebù importata dal Brasile. Quale relazione c’è tra le due denunce?
Report, Bresaola, allevamenti intensivi e gli Zebù (che non sono Zebre)
Spagna, una nuova legge regola i prezzi agricoli
Il controllo di gestione nell’allevamento di vacche da latte: un caso pratico di successo
Sul controllo produttivo negli allevamenti di vacche da latte si sa tutto: quanto produce ogni singola vacca al giorno, la qualità del suo latte, se è gravida o in calore, di quale genealogia è figlia, se conviene trattarla alla messa in asciutta (cellule differenziali). Cosa e quanto mangia, quante le proteine giornaliere, la loro degradabilità, ecc. Poco o nulla invece si sa dell’efficienza economica della mandria, o, per meglio dire,dell’azienda zootecnica.
Economia circolare, dagli scarti caseari alla plastica biodegradabile
Con un prezzo del latte in caduta libera, urgono idee e nuovi approcci. Il principio dell’economia circolare ne offre alcuni di grande interesse, come quello di realizzare una plastica biodegradabile a partire dal latte di vacca. L’idea iniziale è venuta a Tessa Silva-Dawson, studentessa di design al Royal College of Art di Londra. Il nuovo materiale è un prodotto di crescente interesse, spiega la designer, se si pensa a come il prezzo del latte sia precipitato sotto quello dell’acqua in bottiglia. Proporre l’applicazione di questa materia per prodotti diversi da quello alimentare potrebbe promuovere l’industria lattiero-casearia. Inoltre, il siero di latte,cioè lo scarto della lavorazione del latte in formaggi, spesso viene sprecato in grande quantità. Con lo sviluppo di quest’idea non si aumenterebbe la produzione del latte, ma si riutilizzerebbe una materia comunemente sprecata, ma ampiamente disponibile”. Presto fatto: anche l’Italia non è da meno con il progetto BIOCOSÌ. Sviluppato dall’ENEA in collaborazione con la start-up pugliese EggPlant, Biocosì (tecnologie e processi innovativi per la produzione di imballaggi 100% BIOdegradabili e COmpostabili per un’industria Sostenibile, economica/circolare ed Intelligente) trasformerà in 18 mesi i rifiuti caseari in risorse, ridisegnando il packaging in chiave sostenibile e introducendo materiali biodegradabili nelle linee produttive.
Salviamo il latte italiano
Il monitoraggio condotto su un campione di allevamenti bresciani e cremonesi ha dato come risultato per l’anno 2015 un costo per litro latte mediamente pari a € 0,48, a fronte di un ricavo pari a € 0,41 (IVA compresa).Il costo è stato calcolato, sommando l’incidenza dei costi di tutti i fattori produttivi per litro di latte venduto.