Il cambiamento nelle nostre vite iniziato il 9 marzo 2020 sembra toccare situazioni che nessuno avrebbe potuto immaginare solo pochi mesi fa, al brindisi d’inizio anno. Stiamo subendo un tale terremoto, che, per certi versi è paragonabile alle conseguenze delle guerre del novecento. Tuttavia, in questo caso, non c’è stata nessuna bomba, ne devastazione, ma tanti morti, due mesi di barricamento dentro le nostre case e per tanti il lavoro è letteralmente sparito dall’oggi al domani. Dicono che il dopo lockdown sarà diverso dal prima, ma ora la lettura è in chiave tutta negativa: manca il lavoro, non solo in Italia, ma anche in tutta Europa e paurosamente negli USA, con più di 30 milioni di disoccupati. Proprio da qui può essere interessante ripensare al concetto di lavoro, sviscerandolo fino all’essenza stessa della parola. E’ un’attività del tutto umana, che appare e poi scompare in continuazione, ma nel corso della storia ha assunto mille sfumature ed accezioni anche dimenticate.